Archivi categoria: Assicurazione Auto

Tagliando assicurativo elettronico: metà degli italiani non sa cosa fare in caso di controllo

Da quando è stato abolito l’obbligo di esporre il contrassegno giallo sul parabrezza dell’auto, con l'introduzione del tagliando assicurativo elettronico metà degli italiani non sa cosa fare in caso di controllo da parte delle autorità. Scoprine di più su PitstopAdvisor.

Da oltre un anno è entrato in vigore il provvedimento che ha abolito l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza dell’auto, ma quasi il 50% degli italiani non ha ancora le idee chiare su quello che comporta. A rilevarlo è l’indagine “Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani”, promossa dalla compagnia assicurativa online QUIXA e condotta dall’istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research. Ben il 47% degli intervistati infatti, oggi come oggi, non sa dire quali documenti sia necessario mostrare in caso di controlli<< CONTINUA A LEGGERE >>

Tagliando assicurativo elettronico: metà degli italiani non sa cosa fare in caso di controllo

Assicurazione auto: quali sono le macchine più assicurate in Italia?

Quali sono le macchine più assicurate in Italia nel 2016? Grande Punto per lui e 500 per lei. Sono queste le due auto più assicurate secondo l’ultimo osservatorio a tema RC auto condotto da SosTariffe.it.Il costo dell’ assicurazione auto è più alto per gli uomini di 148 euro. Tutti i dettagli su PitstopAdvisor.

Anche nel 2016 la polizza per l’ assicurazione auto è una delle voci di spesa maggiori che riguardano l’utilizzo dell’autovettura. Ormai è risaputo che su questo costo influiscono alcuni dati, tra cui quelli anagrafici del contraente della polizza, visto che diversa è la quotazione che le compagnie attribuiscono ai vari profili di assicurato. Sapere a quanto può ammontare la polizza Rc Auto e poter confrontare diversi preventivi è utile per valutare la migliore opzione possibile. Soprattutto nel caso il proprio profilo anagrafico rappresenti di per sé un elemento che può incidere notevolmente sull’aumento del prezzo della polizza.

In questo senso, uno dei principali dati anagrafici che influiscono sul prezzo dell’ assicurazione auto è sicuramente il sesso dell’automobilista e il modello di auto scelto. Quanto possono arrivare a costare i premi per le Rc auto in Italia per le donne e per gli uomini? Esistono differenze di costo in base al sesso dell’assicurato? Quali i modelli di macchina più usati nel nostro Paese? Scoprilo su PitstopAdvisor<< CONTINUA A LEGGERE >>

Assicurazione auto: quali sono le macchine più assicurate in Italia?

Noleggio auto: consigli utili per confrontare online e noleggiare una macchina

Vuoi noleggiare una macchina per le vacanze? Ecco i consigli utili di PitstopAdvisor per il noleggio auto, per confrontare le offerte online e scegliere la macchina più giusta per te.

Oggi su PitstopAdvisor parliamo del noleggio auto. Noleggiare un’auto in alcuni casi può essere molto utile ed anche economico, specie quando siamo nella località scelta per le nostre vacanze o quando ad esempio siamo all’estero. L’importante è farlo nella maniera giusta, cercando di risparmiare e cercando di evitare possibili truffe o “fregature”. Vediamo quindi alcuni consigli utili per il noleggio auto… << CONTINUA A LEGGERE >>

Noleggio auto - consigli utili per confrontare online e noleggiare una macchina. 2

Costo mantenimento auto: qual è la spesa annuale per mantenere un’auto?

Quanto costa mantenere un’auto? Qual è la spesa annuale per chi possiede una macchina? Su PistopAdvisor il costo mantenimento auto.

Oggi PitstopAdvisor ti parlerà del costo mantenimento auto. Qual è la spesa media annuale per mantenere una macchina? Stando ai dati Istat, il tasso di motorizzazione in Italia è passato da circa 501 autovetture ogni 1000 abitanti nel 1991, a circa 621 nel 2012. Ma quanto costa mantenere un’auto mediamente? Ecco tutti i dati… << CONTINUA A LEGGERE >>

Costo mantenimento auto - qual è la spesa annuale per mantenere un’auto?

Tamponamento in auto: cosa fare se tamponi una macchina?

Cosa fare dopo un tamponamento in auto? Come procedere se hai tamponato una macchina   ferma o in caso di tamponamento a catena? Scoprilo su PitstopAdvisor.

Cosa fare se hai tamponato un’auto? Il tamponamento in auto purtroppo è molto frequente e avviene quando non si rispettano le norme di sicurezza, in particolare la causa più comune è data da una distrazione alla guida, spesso dovuta al fatto che si utilizza lo smartphone. A proposito è bene ribadire di non utilizzare mai il cellulare quando si guida, di stare sempre concentrati e di mantenere sempre la giusta distanza di sicurezza, basta un istante per “giocarsi” anche la vita! Vediamo quindi cosa fare dopo un tamponamento in auto.

Tamponamento in auto -cosa fare se tamponi una macchina?Innanzitutto quando si parla di tamponamento, ci si riferisce ad un veicolo che riceve un urto posteriore (non è corretto quindi parlare di tamponamento in caso di qualsiasi altro tipo di urto).

Il tamponamento viene disciplinato dall’art.149 del Codice della Strada (Distanza di sicurezza tra veicoli) che già dal comma 1 chiarisce il comportamento da tenere durante la guida.

In caso di tamponamento, il soggetto che ha causato la collisione, avendo violato l’art.149 del Codice della Strada, potrà essere soggetto alla decurtazione dei punti sulla patente, ad una sanzione amministrativa che varia da 41€ fino a 1.682€, fino alla sospensione della patente e all’accusa di lesioni colpose o omicidio colposo.

Cosa fare dopo un tamponamento in auto?

In caso di tamponamento in auto o in caso di incidente di qualunque tipo, la prima regola è quella di fermarsi e prendersi le proprie responsabilità sull’eventuale danno procurato, mostrandosi civili, corretti e disponibili.

Cosa fare se hai tamponato una macchina ferma?

Se hai tamponato un’auto ferma, dovrai scendere dalla macchina e controllare di non aver provocato alcun danno. Qualora non vi sia nessun danno, puoi proseguire per la tua strada, ma se avessi segnato l’auto ferma, è bene aspettare l’arrivo del proprietario della macchina. Se non puoi proprio aspettare per troppo tempo, non hai scuse, devi comunque lasciare sul tergicristalli un bigliettino in cui descrivi brevemente cosa è successo e scrivendo anche il tuo numero di telefono.

Cosa fare se hai tamponato un’auto in movimento?

Anche nel caso in cui tamponi un’auto in movimento, la prima cosa da fare è quella di fermarsi e appurare l’entità del danno con il conducente dell’altra macchina, il tutto mantenendo sempre molta calma! Se non ci sono danni a nessuna delle due auto, meglio così, in caso di danni lievi o molto lievi invece è sufficiente accordarsi in maniera pacata con l’altro conducente, valutando se compilare la constatazione amichevole. In caso di danni gravi o se l’altro conducente si mostra minaccioso è opportuno invece far intervenire sul luogo la polizia. Qualora non si trovasse un accordo su chi deve pagare i danni all’altro, la situazione proseguirà per vie legali.

Quando compili la constatazione amichevole, ricorda sempre di scattare anche alcune foto della parte di auto danneggiata, cosicché un domani non possa subentrare alcun equivoco.

Cosa fare se in caso di tamponamento a catena?

In presenza di un tamponamento a catena, quindi con danni sia alla parte posteriore che anteriore del veicolo, è necessaria la compilazione di due constatazioni amichevoli: una con l’auto che ti precede e una con l’auto che avevi dietro. Quando il tamponamento a catena avviene tra mezzi fermi, l’unico responsabile del sinistro è il conducente che generato la prima collisione da cui sono scaturiti i successivi tamponamenti. Nel caso in cui il tamponamento a catena avviene tra mezzi in movimento, vige il principio di base secondo il quale il conducente dell’ultimo veicolo è responsabile dei danni causati al mezzo che lo procede che, a sua volta, è responsabile del tamponamento al mezzo che gli sta davanti.

In caso di tamponamenti complessi, quando sono coinvolti più veicoli o qualora non vi sia un accordo tra le parti coinvolte, è consigliato sempre richiedere l’intervento delle autorità che verbalizzeranno le dichiarazioni.

Cosa fare in caso di tamponamento in auto con colpo di frusta?

Il tamponamento in auto può causare lesioni più o meno gravi, che possono manifestarsi anche qualche ora dopo l’accaduto. In questi casi è opportuno recarsi quanto prima al Pronto Soccorso e farsi rilasciare un verbale su cui sono riportati i giorni di prognosi e la cura a cui sottoporsi. Il danno biologico è determinabile tramite un iter medico che ti permetterà di richiedere un risarcimento danni completo. Tutti i danni fisici dovranno essere documentati da accertamenti clinici, anche il colpo di frusta.

Tamponamento in auto -cosa fare se tamponi una macchina? 2

Ricorda sempre: in caso di tamponamento o incidente, specialmente quando ci sono dei feriti, contatta subito i soccorsi e le Forze dell’Ordine.

In base a quanto stabilisce la Cassazione, chiunque sia coinvolto in un sinistro e non consenta la propria identificazione, può essere soggetto a denuncia per fuga dal luogo dell’incidente. Non solo, se hai causato o sei vittima anche di un lieve tamponamento sei obbligato a fermarti, pena anche la reclusione da sei mesi e tre anni!

Atti vandalici auto: cosa fare e come fare denuncia?

Cosa copre la polizza assicurativa RC auto per atti vandalici? Cosa fare e come fare 
denuncia in caso di atto vandalico alla macchina? Te lo spiega PitstopAdvisor.

Cosa fare in caso di atti vandalici auto? Ma innanzitutto cosa si intende per atti vandalici auto e cosa copre quindi l’RC Auto? Per atti vandalici auto si intende un danneggiamento o un atto di teppismo del tipo: portiera dell’auto rigata, vetri rotti o ruote tagliate, gesti insomma di vandalismo e violenza così come i danni arrecati da un evento terroristico o sociopolitico, ad esempio l’imbrattamento della macchina con bombolette spray o l’auto incendiata da parte di alcuni manifestanti violenti. Tutto ciò viene coperto dall’assicurazione auto per atti vandalici.

Atti vandalici auto- cosa fare e come fare denuncia

Purtroppo questi gesti violenti non accennano a diminuire e causano dei danni anche di grande entità, costringendo il proprietario dell’auto a portala presso un carrozziere o in officina.

Se cerchi una carrozzeria, un gommista o un’officina, vai su PitstopAdvisor.com!

Se la tua auto ha subito uno dei danni riportati sopra (o analoghi), ecco cosa devi fare.

Cosa fare in caso di atti vandalici auto?

Per prima cosa è necessario fotografare l’entità del danno da più angolazioni, per testimoniare ciò che è avvenuto. Ricorda di fare una foto anche della targa. Oggi tutti abbiamo uno smartphone per cui non trascurare questo passaggio!

Fatto questo, ora bisogna sporgere denuncia ai carabinieri.

I carabinieri metteranno tutto a verbale e inseriranno l’indicazione del luogo in cui è avvenuto il danno, l’entità del danno e altre informazioni sulla tua auto.

A questo punto devi chiamare la tua compagnia assicurativa e accertarti che la tua polizza RC auto copra gli atti vandalici auto.

Se sei coperto per atti vandalici auto devi inviare alla tua compagnia assicurativa la copia della denuncia fatta dai carabinieri e le foto che attestano che è stato commesso un danno evidente alla tua auto.

Fatto ciò dovrai fissare un appuntamento con un perito che si occupa di questi casi specifici, per constatare l’entità del danno subito.

Questo passaggio è necessario in quanto non è raro che vi siano tentativi di truffa alle compagnie assicurative!

Dopo di che dovrai portare l’auto in officina o in carrozzeria o dal gommista, a seconda del danno, pagare tu la fattura e inviarne copia alla compagnia assicurativa in attesa del rimborso.

Nel caso invece in cui tu non sia coperto per atti vandalici auto, l’iter da seguire è il medesimo, ma dovrai pagare di tasca tua il danno subito in toto, senza ottenere alcun rimborso.

Per questo motivo quando stipuli la polizza RC auto, valuta con attenzione se sottoscrivere anche gli atti vandalici auto ;)!

Richiedi il miglior preventivo in officina, in carrozzeria o dal gommista:

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesta)

    Il tuo comune di residenza (richiesto)

    Il CAP del tuo comune di residenza (richiesto)

    La targa del tuo veicolo (può esser utile all'officina)

    Il tuo numero di telefono (può esser utile all'officina)

    Il tuo messaggio [scrivi il motivo del tuo contatto e, per rispondere correttamente alla tua richiesta dandoti informazioni e costi pertinenti, libretto di circolazione alla mano, fornisci le informazioni sul tuo veicolo fondamentali per stilare un preventivo - marca e modello (voce D.3), numero di telaio (voce E), anno di immatricolazione (voce I), cilindrata (voce P.1), kw (voce P.2), alimentazione (voce P.3), numero di identificazione del motore (voce P.5), km percorsi (questo dato lo trovi sul tachimetro del tuo veicolo) << esempio: cambio pastiglie freni Fiat 500, anno 2011, telaio ZCP41xxxx, 1.3 multijet diesel 16V 75cv, codice motore AR323xx, 55kw, 16.000km percorsi]

    Qui puoi allegare delle foto (ad esempio per lavori di carrozzeria, le foto sono utili per fare una stima della spesa necessaria per la riparazione)

    Ai sensi e per gli effetti degli artt. 7, 13 e 15 Reg. UE 2016/679, dichiaro di aver preso visione dell’informativa sulla privacy per il trattamento dei dati personali per la specifica finalita':

    Fermo amministrativo auto: cos’è e come funziona?

    Cos’è il fermo amministrativo auto? Come funziona e cosa fare in caso di fermo 
    amministrativo della macchina? Ve lo spiega PitstopAdvisor.

    Cos’è il fermo amministrativo auto? Il fermo amministrativo è il blocco di un bene mobile, di proprietà di una persona debitrice, da parte di enti competenti che effettuano il blocco amministrativo al fine di riscuotere i crediti non pagati (ad esempio IVA, tasse, bollo auto, contravvenzioni non pagate etc.). Ecco tutti i dettagli su PitstopAdvisor.

    Fermo amministrativo auto- cos’è e come funziona?

    Quando scatta il fermo amministrativo auto, al legittimo proprietario è impedito ogni utilizzo del mezzo finché non provvede a saldare quanto dovuto.

    Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo come funziona il fermo amministrativo auto.

    L’ente creditore, attraverso una cartella esattoriale, notifica al proprietario dell’auto un’intimazione di pagamento di quanto dovuto.

    Il proprietario dell’auto ha a disposizione 60 giorni di tempo per saldare il debito ed evitare l’uso delle “ganasce fiscali” al proprio mezzo.

    Prima che venga attuata l’esecuzione del fermo, l’ente creditore deve notificare al debitore la volontà di procedere al fermo amministrativo attraverso una comunicazione preventiva.

    Il preavviso concede al soggetto ulteriori 30 giorni per il saldo dei debiti, altrimenti il fermo diventerà effettivo.

    L’ente creditore non potrà procedere al fermo amministrativo per debiti inferiori ai 2000€ se non dopo aver inoltrato al debitore almeno due solleciti e che il secondo sia stato notificato almeno due mesi dopo il primo.

    Senza le due notifiche si ha un fermo amministrativo illegittimo.

    Fermo amministrativo auto, ecco le sanzioni.

    Un fermo amministrativo auto vieta dunque a qualsiasi veicolo di circolare su strade pubbliche e, siccome è iscritto al Pubblico Registro Automobilistico, questo stato di fermo viene registrato anche al PRA.

    Durante questo periodo di tempo in cui l’auto è sottoposta a fermo amministrativo, il veicolo non può essere radiato né esportato o demolito dal PRA, può essere venduto (con atto di data certa successiva all’iscrizione del fermo), ma non può circolare.

    Chi non rispetta il fermo amministrativo auto e circola su strada, va incontro a sanzioni molto severe che variano da 1.988 € fino a 7.953 € con la confisca dell’auto a tempo indeterminato.

    Qualora invece si ricevesse un fermo amministrativo auto, ma si volesse estinguere il debito, l’ente incaricato dovrà consegnare un documento di revoca da portare al PRA per cancellare il fermo amministrativo, l’iscrizione al PRA sarà dunque cancellata e l’auto sarà sbloccata.

    Oltre al documento di revoca, al PRA si dovrà anche consegnare il certificato di proprietà, un documento d’identità e pagare le eventuali spese che riguardano gli emolumenti e l’imposta di bollo, da versare direttamente al PRA.

    Fate infine attenzione quando acquistate un’auto usata: prima di farlo è bene accertarsi che non risultino gravami iscritti al PRA, perché un fermo amministrativo emesso in data anteriore alla vendita del veicolo manterrà i suoi effetti anche dopo che è avvenuto il passaggio di proprietà, pertanto non potrà né circolare, né essere demolito, né radiato dal PRA.

    Fate quindi sempre una visura della targa prima di comprare un’auto usata!

    Incidente con auto straniera: cosa fare?

    Cosa fare in caso di sinistro con auto estera? PitstopAdvisor vi spiega come 
    comportarvi per un eventuale rimborso in caso di incidente con auto straniera.

    Cosa fare in caso di incidente con auto straniera? Si sa, ogni volta che purtroppo accade un incidente si mette a repentaglio la sicurezza di noi stessi e dei passeggeri, pertanto in questi casi la prima cosa da fare è accertarsi delle condizioni di salute di tutti e se necessario chiamare immediatamente i soccorsi. Ma fare un incidente, oltre a causare danni alle persone, implica anche una serie di pratiche da sbrigare, ancor più se l’auto incidentata è straniera. Vediamo dunque cosa fare in caso di incidente con auto straniera.

    Incidente con auto straniera- cosa fare?

    Cosa fare in caso di incidente con auto straniera?

    Se fate un incidente con un veicolo che proviene da un Paese straniero, ecco come dovete comportarvi.

    Se l’incidente è avvenuto nel territorio italiano, bisogna inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’U.C.I, (Ufficio Centrale italiano) con sede a Milano in Corso Sempione 39.

    La raccomandata deve contenere tutte le informazioni dettagliate relative all’incidente avvenuto e dev’essere completa di dati del veicolo straniero:

    • marca e modello di auto
    • targa
    • nazionalità del veicolo estero sinistrato
    • generalità del proprietario
    • dati del contratto di assicurazione e della carta verde
    • luogo, data e ora in cui è avvenuto l’incidente
    • dinamica dell’incidente
    • copia del CID

    Fatto ciò, l’U.C.I si occuperà di gestire la causa e di liquidare il danno.

    Se l’incidente è invece avvenuto in un Paese straniero nel quale è valida la carta verde, l’U.C.I. non è più abilitato a fornire assistenza, pertanto, dopo aver compilato il modulo blu, bisogna avvalersi della procedura prevista dal Decreto Legislativo 209 del 2005, utile a trovare sia l’assicurazione del veicolo estero che ha danneggiato quello italiano, che il mandatario nominato in Italia dall’assicuratore estero, utile alla liquidazione del sinistro. Sia l’assicurazione che il mandatario sono descritti sul sito web della Consap, altrimenti potete contattare l’IVASS.

    Tagliando assicurazione RC auto: arriva il Targa System

    Dal 18 ottobre 2015 il tagliando assicurazione RC auto sarà elettronico, o meglio con  il Targa System sarà tutto online e non sarà più obbligatorio esporre il contrassegno  giallo sul parabrezza della macchina. Scopri tutti i dettagli su PitstopAdvisor.

    Grandi novità dal 18 ottobre 2015 per quanto riguarda il contrassegno RC auto. Il tagliando assicurazione RC auto fra poco non sarà più cartaceo, ma sarà tutto telematico grazie al Targa System. Con il Targa System infatti le Forze dell’Ordine, le assicurazioni e le Agenzie delle Entrate potranno risalire in un attimo alla “carta d’identità” del tuo veicolo. Ciò significa che non sarà più obbligatorio esporre il contrassegno giallo sul parabrezza della macchina, si potranno controllare tutti i dati (date, pagamenti, scadenze etc.) tutto online! Continua a leggere questo articolo di PitstopAdvisor per scoprirne di più.

    Tagliando assicurazione RC auto, arriva il Targa System

    Il tagliando assicurazione RC auto sarà dunque telematico e sostituirà in tutto e per tutto il vecchio contrassegno giallo che andava esposto sul parabrezza dell’auto.

    Grazie al Targa System, le Autorità potranno verificare online, in qualunque momento, la regolarità dell’emissione della polizza assicurativa. Già, perché sono sufficienti delle telecamere ZTL o quelle dei Tutor ad esempio, per rilevare la tua targa e fare i controlli del caso. Ciò significa che potresti trovare a casa delle multe senza essere mai essere stato fermato per strada.

    Grazie a questa innovazione si potrà dunque risalire con facilità ai pagamenti delle polizze, si potranno verificare nuovi contratti o incidenti e, non da ultimo, si potrà accertare la regolarità del contratto assicurativo e smascherare le assicurazioni false o scadute (ad oggi in Italia si contano oltre 4 milioni di veicoli senza RCA).

    Se hai già un RC auto attiva non devi fare nulla, il nuovo tagliando assicurazione RC auto telematico verrà rilevato direttamente dalla targa del tuo veicolo, senza esporre più contrassegno giallo.

    “Fai ballare l’occhio” con il Targa System perché se provi a fare il furbo puoi prendere 841€ di multa se giri con l’assicurazione scaduta, 1.998€ se viaggi con un auto sottoposta a sequestro e 168€ se non hai fatto la revisione.

    Carta Verde auto: cos’è e a cosa serve?

    Cos’è la Carta Verde? A cosa serve la Carta Verde rca e quando è obbligatoria? Vi 
    spiega tutto PitstopAdvisor.

    Cos’è la Carta Verde auto e a cosa serve? Quando è obbligatoria? La Carta Verde è un certificato internazionale di assicurazione che permette ad un veicolo l’ingresso e la circolazione all’interno di un Paese estero, rimanendo in regola con gli obblighi assicurativi RC Auto, anche al di fuori della nazione di appartenenza. Scopritene di più su PitstopAdvisor.

    Carta Verde auto, cos'è e a cosa serve

    La Carta Verde viene rilasciata sotto la responsabilità dell’Ufficio Nazionale di Assicurazione del Paese in cui il veicolo è stato immatricolato.

    E’ obbligatorio possedere una Carta Verde a bordo dei veicoli italiani che si recano nei seguenti Paesi: Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Iran, Israele, Macedonia, Marocco, Moldavia, Russia, Serbia e Montenegro, Tunisia, Turchia, Ucraina.

    Qualora il guidatore non avesse con sé la Carta Verde nei Paesi dov’è richiesta, è possibile stipulare un’apposita polizza temporanea alla frontiera del Paese in cui ci si deve recare, per poter entrare e circolare liberamente.

    La polizza temporanea, acquistabile alla frontiera, è però molto più cara rispetto alla Carta Verde, quindi prima di recarsi in uno dei Paesi sopraelencati, è consigliabile richiederla alla propria compagnia assicurativa qualora questa non la includa automaticamente nella polizza RC Auto.

    Non è obbligatorio invece possedere la Carta Verde per i veicoli immatricolati in Italia quando questi si recano nei Paesi esteri perché la polizza assicurativa RC Auto già la prevede.

    I paesi che provvedono già a questo sono: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.

    Conoscerne l’uso e i benefici che se ne possono trarre può sempre tornare utile, perché un giorno tutti possiamo avere bisogno di una Carta Verde auto.