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Patente A e A1: cosa si può guidare? Elenco dei veicoli

Cosa si può guidare con la patente A e A1? Quali sono i veicoli ammessi? Scoprilo su PitstopAdvisor.

Cosa si può guidare con la patente A e A1? Solitamente la patente A è associata alle moto e la patente A1 agli scooter, in realtà però è consentito guidare anche altri veicoli. Scopriamo subito quali sono su PitstopAdvisor.

Patente A e A1: cosa si può guidare? Elenco dei veicoli

La patente A è conseguibile solo se si hanno almeno 24 anni o 20 anni per chi ha già la patente A2 da almeno due anni. Per chi è già in possesso della patente B, per conseguire la A è necessario sostenere solo l’esame pratico e la moto deve avere una cilindrata di almeno 600 cc e una potenza di almeno 40 kW.

Ecco cosa si può guidare con la patente A e A1.

Patente A: veicoli ammessi

Motocicli

Con la patente A è possibile guidare tutti i motocicli.

Tricicli

La patente A consente di condurre i tricicli, anche quelli con potenza superiore a 15 kW, a tutti quelli che hanno compiuto almeno 21 anni.

Macchine agricole

Le macchine agricole che non superano i limiti di sagoma dei motoveicoli possono essere guidate dai possessori di patente A.

Patente A1: veicoli ammessi.

Motocicli

I motocicli guidabili con la patente A1 devono avere una cilindrata massima di 125 cc, una potenza massima di 11 kW e un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg.

Tricicli

I tricicli guidabili con la patente A1 devono avere una potenza non superiore a 15 kW.

Macchine agricole

Con la patente A1 è possibile guidare anche macchine agricole (a patto che non superino i limiti di sagoma dei motoveicoli).

Quadricicli

La patente A1, come la AM, consente di guidare tutti i quadricicli con massa inferiore o pari a 425 kg con velocità fino a 45 km/h e cilindrata fino a 50 cc per motori con accensione comandata (o potenza fino a 4 o 6 kW per gli altri motori).

Chi ha conseguito la patente A1 prima del 19 gennaio 2013 può guidare invece motocicli con cilindrata massima di 125 cc e potenza massima di 11 kW senza limiti di rapporto potenza/peso, tutti i tricicli (solo in Italia) e tutti i quadricicli (solo in Italia).

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Documento unico di proprietà: cos’è, a cosa serve e quali sono le novità?

Cos’è il documento unico di proprietà e come funziona? In arrivo dal 2018, questo documento fungerà sia da certificato di proprietà che da carta di circolazione. Scopri tutti i dettagli su PitstopAdvisor.

E’ ufficiale: a partire dal 1° Luglio 2018 entrerà in vigore il documento unico di proprietà. Su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, il Consiglio dei ministri ha approvato in esame definitivo, il decreto legislativo di attuazione della Legge di riforma della pubblica amministrazione che istituisce il documento unico di circolazione degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi dal 1° Luglio 2018. Questo è quanto si legge in un comunicato del Cdm.

Ma cos’è il documento unico di proprietà e a cosa serve? Si tratta di un solo documento che accorpa (e sostituisce) il libretto di circolazione e il certificato di proprietà. Scopri su PitstopAdvisor cosa cambia dal 1° Luglio 2018… << CONTINUA A LEGGERE >>

Documento unico di proprietà: cos’è, a cosa serve e quali sono le novità?

Furto moto, motorino, scooter: cosa fare e statistiche

Cosa fare in caso di furto moto, motorino o scooter? Scoprite i consigli di PitstopAdvisor e leggete le statistiche delle moto più rubate in Italia.

Cosa fare in caso di furto moto, motorino o scooter? In Italia il numero di furti di moto e motorini è allarmante: pensate che ogni giorno ne spariscono 151, vale a dire 6 ogni ora, per un totale di 55.312 furti nel 2014, fra motocicli e scooter. Sul podio delle regioni più a rischio furto troviamo il Lazio, la Campania, la Lombardia e la Sicilia e in particolare le città più a rischio sono Roma, Napoli, Milano, Palermo e Genova (queste 5 città da sole valgono il 51% dei furti moto e scooter italiani). Ma cosa fare in caso di furto moto, motorino o scooter? Come comportarsi e dove fare denuncia? Scopritelo su PitstopAdvisor.

Furto moto, motorino, scooter- cosa fare e statistiche.

Partiamo innanzitutto da alcune curiosità, elencandovi i modelli di moto e motorini più rubati in assoluto in Italia, considerando che in media ne viene ritrovato solo uno su tre.

(I dati si riferiscono all’anno 2014).

Motorini più rubati in Italia:

  1. Honda SH – 9.832 furti
  2. Aprilia Scarabeo – 4.651 furti
  3. Piaggio Liberty – 3.870 furti
  4. Vespa – 3.799 furti
  5. Yamaha T-Max – 1.423 furti
  6. Piaggio Beverly – 1.385 furti
  7. Piaggio Ape – 801 furti
  8. Kymco People – 783 furti
  9. Yamaha Majesty – 744 furti
  10. MBK Booster – 682 furti

Moto più rubate in Italia:

  1. Honda CBR-RR (600-1000-125) – 1.772 furti
  2. Yamaha YZF (R1-R6) – 1.522 furti
  3. Suxuki GSX-R (600-750-1000): 1.091 furti
  4. Honda Hornet: 989 furti
  5. Kawasaki Z 750 – 948 furti
  6. Ducati Monster – 803 furti
  7. BMW R 1200GS – 750 furti
  8. Kawasaki Ninja (ZX-10r e ZX-6r) – 722 furti
  9. Yamaha XT – 657 furti
  10. Triumph Speed Triple – 653 furti

Furto moto, motorino, scooter- cosa fare e statistiche 2

Cosa fare in caso di furto moto, motorino o scooter?

Ecco tutti i passaggi:

  • Appurato che si tratti realmente di furto moto (e non di una rimozione forzata ad esempio), andate dai carabinieri a fare denuncia, fornendo agli agenti tutte le informazioni necessarie.
  • Andate al PRA e sospendete la tassa sul bollo, dichiarando la “Perdita di possesso”.
  • Contattate la vostra assicurazione, se avete precedentemente stipulato un’assicurazione contro il furto, potrete recuperare parte del valore della moto fornendo tutta la documentazione necessaria.
  • Se la moto venisse ritrovata entro quaranta giorni, dovrete recarvi nuovamente al PRA e dichiarare che siete tornati in possesso del vostro mezzo.

Ricordate sempre che prevenire è meglio che curare: installate un buon antifurto per moto prima che sia troppo tardi! 😉

Calcolo bollo moto, motorino, scooter: costo, dove e come pagare

Calcolo bollo moto: come calcolare il costo del bollo della moto? Dove si paga il bollo della moto, del motorino o dello scooter? Ti spiega tutto PitstopAdvisor!

Oggi parleremo del calcolo bollo moto. Come calcolare il costo del bollo della moto? Dove pagare il bollo della moto, del motorino o dello scooter? Il bollo della moto, così come il bollo auto, è una tassa di possesso che va pagata indipendentemente dall’utilizzo che se ne fa del mezzo. Pertanto, a parte alcune eccezioni, chiunque possieda un’auto, una moto, un motorino o uno scooter, dovrà pagare il bollo (ex tassa di circolazione). Il costo del bollo della moto viene calcolato in base alla potenza del motore espressa in Kw. PitstopAdvisor in qusta guida ti spiegherà come fare il calcolo bollo moto, motorino o scooter… << CONTINUA A LEGGERE >>

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